lunedì 2 dicembre 2013

Intervista a Gaia Moretto

Per inaugurare il blog ho deciso di pubblicare una mia intervista a Gaia Moretto, fatta qualche mese fa ed uscita su "Il Gazzettino" - Edizione di Pordenone. Mi fa piace iniziare con quattro chiacchiere fatte con un'atleta della quale ho visto i primi (incerti, a dire la verità...) passi pallavolistici e che adesso sta cercando di inseguire i propri sogni in ambito professionistico. Ed oltre alla maturazione sportiva c'è quella, più importante, a livello personale.

L'intervista nasce a tavola, dopo la presentazione ufficiale della Viteria 2000 Prata, alla celeberrima sagra di Villanova. Tra una costa e due patate chiacchieriamo amabilmente con il rilassante sottofondo di Ned Deltchev che si esibisce nella perfetta imitazione di questo:
Il giorno dopo, tra un esame di ammissione all'Università e l'altro tiriamo le fila del discorso. Quello che segue è il risultato


Centonovantuno centimetri non sono facili da portare in giro con nonchalance. Gaia Moretto, professione pallavolista ed ex capitana della Friultex Chions, ci riesce però con un certo stile. Incontrata alla Presentazione Ufficiale della Viteria 2000 Prata, ci ha raccontato le sue prime impressioni da quando indossa la prestigiosa casacca della Foppapedretti Bergamo:

“Per alcune cose non ci sono grosse differenze. Il principale obbiettivo è la formazione di aspiranti atlete, l'attenzione alla tecnica individuale, l'accoglienza famigliare di dirigenti tifosi e simpatizzanti, la richiesta di massimo impegno e duro lavoro che fa di entrambe le società un punto di riferimento. Però dal mondo piccolo e protetto di casa Chions si passa alla grandezza di una società che ha la serie A con tutti gli annessi e connessi”

Ti stai allenando anche con l'A1. Com'è respirare l'aria dei professionisti? Anche se il roster non è ancora completo causa Europei, quale atleta ti ha impressionato maggiormente e perchè?

“Gli allenamenti con la serie A sono qualcosa di unico. Il Palanorda è un palazzetto storico per la pallavolo italiana e mi mette la pelle d'oca ogni volta che ci metto piede! Il lavoro richiede la massima attenzione in tutti i singoli istanti dell'allenamento, ma c'è sempre il tempo per una battuta, uno scherzo o una risata Si capisce che li c'è gente che fa questo sport di mestiere e che ci mette una grande passione. Le ragazze sono tutte simpatiche e ti mettono a tuo agio, nessuna si mette sul piedistallo. È un piacere e un onore lavorare con loro! È difficile dire chi mi abbia impressionato maggiormente.Probabilmente subisco il fascino di chi gioca nel mio ruolo, e in questo Federica Stufi è l'esempio più azzeccato. Anche Jelena Blagojevic mi ha colpito per la sua genuinità e spontaneità. Inoltre sa fare veri miracoli con quel pallone!”

Com'è stato il cambio di vita quotidiana e di abitudini? Come procede l'ambientamento?

“A 19 anni mi sentivo pronta per fare questo passo e mi pare tutto proceda nel migliore dei modi. Non ho ancora acquisito delle nuove abitudini, per ora mi limito a godermi questa libertà”

Cosa ti auguri dalla tua stagione?

“Mi auguro di riuscire ad essere ricettiva come una spugna! Vorrei apprendere tutto quello che posso dai diversi allenatori che mi seguiranno quest'anno e dalle nuove compagne. Parlo di abilità pallavolistiche e doti morali. Non posso ancora dire niente sul campionato perchè è ancora presto. Ma penso che quando ci si diverte praticando con impegno lo sport che si ama i risultati non tardano ad arrivare!”

Come vedi la Friultex stagione 2013-14?

La Friultex è una squadra rinnovata e ringiovanita come tutti ben sanno. Penso che sotto la guida magistrale dei quattro moschettieri Sellan, Soldan, Chiopris e Peternel (e tutti gliinsistituibili dirigenti) le ragazze riusciranno a prendersi le loro soddisfazioni. Mi mancherà questa società e per questo spunterò in quel di Villotta ogni volta che posso”

Gaia affronterà il campionato di B1 e nel frattempo intende frequentare, test d'ammissione permettendo, la Facoltà di Scienze Motorie a Brescia

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